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Varsity Jacket

  • Eleonora Bonventre
  • 5 nov 2015
  • Tempo di lettura: 2 min

Varsity o Letterman Jacket. Ma anche College o Stadium. I nomi variano ma la sostanza è una sola: un tipico giubbotto corto con il corpo in panno e le maniche generalmente in pelle. Lettere e stemmi vari sono a discrezione. Torniamo a parlare di capi storici e lo facciamo con la Varsity Jacket nelle sue varie declinazioni. Capi nati come simbolo dei più rinomati College statunitensi. E di un certo gusto preppy nell’abbigliamento che, emerso dalle aule magne d’oltreoceano, si è diffuso in tutto il mondo.

La storia di queste giacche è legata a doppio filo con quella delle Varsity Letter, quelle letterone di feltro e ciniglia che campeggiano sul petto e sulle maniche di alcuni modelli.

Le Varsity Letter nascono ad Harvard nel 1865 come segno di riconoscimento da applicare alle divise della squadra di baseball. Lo scopo, pragmaticissimo, è distinguere i compagni dagli avversari. Ma negli Stati Uniti, si sa, lo sport è una cosa seria. E agli atleti migliori viene permesso di tenere la divisa come premio. Il passo è breve e negli anni ’20 e ’30 le Varsity Letter arrivano in tutti gli altri College e nelle High School. Un accessorio da indossare anche fuori dal campus. Prima sui maglioni, poi sulle giacche di pelle e lana popolari all’epoca: è la nascita delle Varsity Jacket.

Mai passati di moda, i capi Varsity d’epoca hanno stuzzicato la fantasia dei fashion designer di oggi. Che hanno recuperato i modelli originali, li hanno studiati, ci hanno giocato. Il risultato? Classici dell’abbigliamento statunitense riproposti in chiave più o meno moderna. L’elemento vintage predominante è aggiornato alle esigenze stilistiche attuali. Così, se le Varsity Jacket “sportive” di Undefeated e Supreme sfoggiano grandi lettere, colori aggressivi e altre decorazioni, APC, Visvim e Stussy scelgono la semplicità della tradizionale, pulitissima giacca bicolore. L’Hougton giallo e nero di Joe McCoy riproduce perfettamente il modello dei primi anni ’60, mentre Nonnative disegna un giubbotto a quadri scozzesi. Per finire con l’originalissima creazione di Junya Watanabe, che miscela i geni di una Varsity e di una classica giacca elegante.

Un grande capo d’abbigliamento che torna a nuova vita, insomma. Grazie alla curiosità dei designer. E alla voglia di recuperare un pezzo importante della cultura made in USA.

Vediamo, dunque, come e quando indossarle

  • Il look per cui sono state create è quello sportivo giornaliero che prevede: Jeans o pantaloni comodi + Sneakers

Poi c’è il look casual: da tutti i giorni non adatto ad occasioni formali


 
 
 

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